novembre 2013
Più vicini ai consumatori per risollevare gli acquisti
É il vicinato, in tutte le sue forme, la risposta che la piccola e grande distribuzione deve dare ai nuovi consumatori, più parsimoniosi e attenti. Questa la formula uscita dalla sesta edizione di Big&Small “Dedicato al futuro”, aperta con la lettura dei saluti inviati dall’assessore alle Attvità produttive di Roma Capitale Marta Leonori, e che nella sessione mattutina “Prossimamente consumi” ha raccolto una platea non solo ricchissima, ma estremamente rappresentativa: dal mondo della produzione a quello della distribuzione, dalla Gdo al dettaglio e all’ambulantato, dalla stampa e alle istituzioni.
«Con la crisi, che non è una crisi congiunturale, ma strutturale – ha spiegato Mauro Loy, ideatore di Bg&Small e marketing manager di Methos – i consumi hanno subito una forte contrazione che, in questa seconda fase, sta interessando anche beni di prima necessità, in primis il settore alimentare. Il nuovo consumatore è quindi più attento, equilibrato e responsabile e per questo sta aumentando la frequenza degli acquisti, ma sta diminuendo parallelamente il valore dello scontrino: tendenze che si esplicitano in una spesa più quotidiana che settimanale e di scorta, una spesa quindi che è possibile in punti vendita di vicinato. Il vicinato – afferma Loy – è quindi la risposta all’atteggiamento di controllo della spesa attuato dal consumatore. Questo fenomeno viene guardato con grande interesse sia dalla grande, sia dalla piccola distribuzione. La grande distribuzione vede infatti nella riduzione dei formati di vendita, oltre che una razionalizzazione dell’offerta gradita al consumatore, una via per riequilibrare i bilanci, diminuendo i costi fissi, dalla locazione agli stock. Per il piccolo, ossia per il dettaglio e per l’ambulantato, il ritorno al vicinato è una grande occasione di ripresa che potrà tuttavia sfruttare solo se riuscirà a rinnovarsi e a offrire più qualità, professionalità e servizi, ossia forme non fisiche di vicinato al consumatore».
Ma la prossimità può essere anche quella di internet, come ha spiegato Albino Russo, Direttore Centro studi Ancc-Coop: «Cosa c’è di più vicino – ha spiegato infatti – del divano di casa?». «A settembre le vendite eCommerce in Italia – ha aggiunto Russo – sono cresciute del 26% su base annua e anche se si tratta ancora di una nicchia di mercato, ritengo ci siano le premesse per entrare in una fase di svolta. Il prossimo potrebbe essere il primo Natale digitale».
«Stiamo finalmente capendo – ha aggiunto Giorgio Santambrogio, Ad del gruppo VèGè – che il protagonista dell’acquisto non è né il prodotto, né la marca, né il punto vendita, ma il cliente che dobbiamo considerare un individuo col quale costruire, anche grazie alla tecnologia, una relazione personalizzata. Non possiamo vendere solo prodotti, ma servizi, dobbiamo capire le esigenze di ciascun cliente, soddisfarle con attenzione e premura, dobbiamo premiare e coccolare i clienti migliori».
La prossimità è stata spiegata dal presidente Conad, Claudio Alibrandi, nell’attenzione al territorio, «attenzione – ha spiegato – che noi mettiamo al centro in ognuno dei nostri punti vendita, sparsi su tutta la penisola, ognuno dei quali è in grado di entrare in relazione e di adeguarsi con i territori stessi».
E alle nuove caratteristiche di vicinato devono anche adeguarsi l’ambulantato e i mercati che, come ha spiegato Franco Gioacchini, presidente Fiva Confcommercio «sono nati basando la loro offerta quasi esclusivamente sull’alimentare, ma oggi devono ampliare le tipologie di prodotti per offrire un servizio diverso». «Questa società – ha aggiunto Gioacchini – ha bisogno di ritrovare un rapporto umano, a dimensione d’uomo e il mercato è il luogo ideale, ma la professionalità degli operatori deve aumentare. Si deve innanzitutto smettere di pensare che il prezzo sia il fattore principale dell’offerta. Ci vuole invece più attenzione al prodotto, alla professionalità del venditore, ci vuole meno contrattazione e meno abusivismo».
«Il commercio di vicinato – ha dichiarato Valter Giammaria, Presidente Confesercenti Provincia di Roma – significa vitalità nei centri cittadini, sicurezza delle strade, posti di lavoro. Servono tuttavia sinergie con le istituzioni e strategie contro l’abusivismo e la contraffazione».
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