14 Novembre 2014
B&S 7.0_Istruzioni per l'uso: Parte/2
Big&Small 7.0, dopo la degustazione dei prodotti agroalimentari della aziende aderenti a UnicaItalia, è poi continuato nella sessione pomeridiana, moderata da Valerio Valla, Ceo di Studio Valla, che ha coordinato gli interventi di Anna Cinzia Bonfrisco, Senatore della Repubblica, Francesco Tufarelli, Consigliere della Presidenza del Consiglio Delegato per il Semeste europeo di Presidenza Italiana, Gian Carlo Bertoni, Head of Internazionalisation di Studio Valla, Gian Carlo Innocenzi Botti presidente di Invitalia. In conclusione è intervenuto un relatore d’eccezione, il vicepresidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani. Nel corso della sessione pomeridiana è stato dedicato ampio e dettagliato spazio al dibattito sui settori del credito, della finanza agevolata e dei fondi strutturali. In particolare un focus è stato dedicato sulla nuova programmazione di spesa dei Fondi Strutturali dell’Ue destinati all’Italia per gli anni 2014-2020, illustrando anche le possibili politiche di sviluppo a livello nazionale e comunitario.
La sessione pomeridiana di Big&Small 7.0, dal titolo "FONDI UE: opportunità per la cresicta" è stata moderata da Valerio Valla, Ceo di Studio Valla, che ha coordinato gli interventi di Anna Cinzia Bonfrisco, Senatore della Repubblica, Francesco Tufarelli, Consigliere della Presidenza del Consiglio dei ministri Delegato per il Semeste europeo di Presidenza Italiana, Gian Carlo Bertoni, Head of Internazionalisation di Studio Valla, Gian Carlo Innocenzi Botti Presidente di Invitalia e Didier Herbert, Direttore presso la Direzione Generale Industria della commissione europea. In conclusione è intervenuto un relatore d’eccezione, il Vicepresidente Vicario del Parlamento Europeo Antonio Tajani. Nel corso della sessione è stato dedicato ampio spazio al dibattito sui settori del credito, della finanza agevolata e dei fondi strutturali. Ampio spazio è stato dedicato all'internazionalizzazione delle imprese.
Valerio Valla, CEO di Studio Valla, ha aperto il panel fornendo notizie riguardanti i Fondi Ue assegnati all’Italia nei prossimi 7 anni: “l’Unione Europea deve essere vista come una opportunità per il nostro Paese, non come un vincolo alla crescita ed allo sviluppo delle imprese. Per sfruttare al meglio le risorse dell’Ue è necessario che le imprese siano messe in condizione di conoscere tutti gli strumenti ed gli strumenti che la Commissione offre”. Valerio Valla ha poi spiegato che la spesa complessiva certificata all'UE al 31 maggio 2014 è stata pari a 26.725 milioni di euro, pari al 56,0% della dotazione finanziaria disponibile: restano pertanto da spendere 21.022 milioni di euro entro il 31 dicembre 2015, dato che rappresenta più di altri il ritardo maturato dall’Italia se paragonato agli altri Stati Membri. “Soltanto due Paesi sono riusciti a fare peggio di noi - ha concluso il CEO di Studio Valla - la Croazia con il 22% (sconta l’ammissione nell'UE soltanto nel 2013) e la Romania, fanalino di coda con il 37%. Consideriamo che per il periodo 2014-2020, l’Italia vanterà risorse disponibili pari a 32.268 miliardi, di cui 22.334 dedicati alle Regioni meno sviluppate. La parola è poi passata alla Senatrice della Repubblica Anna Cinzia Bonfrisco, nella stessa giornata nominata Presidente della Commissione di Vigilanza sulla Cassa Depositi e Prostiti, che ha esordito illustrando la necessità di creare le condizioni affinché vi sia crescita attraverso i fondi strutturali e la modernizzazione delle imprese. La senatrice ha riconosciuto che “c’è un importante ritardo nell’impegno delle risorse che l'Europa mette a disposizione e questo è dovuto anche ad una scarsa competenza e cultura sui fondi Strutturali e sugli aiuti Diretti. Ad esempio la Cassa Depositi e Prestiti ha avuto un ruolo sostanziale in questi anni per consentire di cantierare opere strategiche per il Paese ed oggi tra le nuove missioni di CDP vi è anche quella relativa all’internazionalizzazione del sistema imprenditoriale. Successivamente Il Presidente di Invitalia Gian Carlo Innocenzi Botti ha evidenziato come sia difficile e complesso sostenere e attivare tutti i processi e le fasi legate all’internazionalizzazione: “Tutti sono convinti di poter internazionalizzare la propria azienda ma con quali mezzi, con quali strumenti? Bisogna avere un prodotto di eccellenza e scegliere personale qualificato che sappia accompagnare l'impresa. Invitalia favorisce i processi di internazionalizzazione e l'attrazione degli investimenti dall'estero. Un concetto rimarcato anche da Gian Carlo Bertoni, Head of Internazionalization di Studio Valla, il quale ha sottolineato come l'opportunità di crescita oggi non è più focalizzata sul mercato interno, ma e indispensabile per crescere andare più lontano e questo costringe le imprese ad investire maggiormente. Il credito e' indispensabile per sostenere gli investimenti all'estero, ma le imprese debbono calibrare e progettare meglio i loro processi di internazionalizzazione. Soprattutto le PMI debbono, che hanno difficoltà ad approvvigionar si sul mercato finanziario non possono considerare l'aggressione dei mercati esteri come una scelta contingente, ma debbono pensarla come strutturale e continuativa.
In conclusione Valerio Valla ha dato la parola a due relatori d’eccezione: Didier Herbert ed all'onorevole Antonio Tajani. Didier Herbert, Direttore dell’unità Enterprise Competitiveness, Industry and Growth policies della Dg Industria della Commissione Europea, ha spiegato come sia necessario garantire un migliore accesso alle risorse finanziarie, alle materie prime, all’energia e alle risorse umane, semplificando il quadro normativo e l’accesso ai mercati interno ed esteri. Secondo Herbert “il 90% della crescita futura proviene dai mercati esteri, e 30 milioni di posti di lavoro sono legati all’export. Ecco perchè l’internazionalizzazione è uno dei pilastri della politica Ue anche considerando che di 23 milioni di PMI in Europa solo una su otto è attiva sui mercati esteri. Le cause sono diverse: l’identità delle imprese, che hanno dimensioni ridotte e necessitano di informazione sui processi d'internazionalizzazione e sui contatti con i mercati esteri, le procedure burocratiche ed amministrative presenti nei mercati interni, e gli ostacoli composti da tariffe standard e quote di produzione, che sono difficili da affrontare. La Commissione Europea, al fine di superare questi impedimenti, sta promuovendo diversi programmi e strumenti, in particolar modo per le PMI, oltre a negoziare accordi commerciali con Paesi tra cui gli Stati Uniti d'America, l'India ed il Giappone. Inoltre grazie al programma COSME, che sostiene la competitività delle imprese e delle PMI, l’Enterprise Europe Network (EEN) che vanta 600 corrispondenti in 54 diversi Paesi e consente di assistere le imprese nel reperire informazioni e partner, il programma Horizon 2020 che sostiene la cooperazione internazionale in progetti di ricerca ed innovazione e le Missioni per la crescita, con lo scopo di connettere e far investire imprenditori provenienti da tutta Europa con altre realtà la Commissione sostiene l'espansione delle imprese europee sui mercati esteri. Infine Antonio Tajani, Vicepresidente Vicario del Parlamento Europeo ha delineato una visione d’insieme della questione: “La sfida è di intraprendere la via della crescita con un piano di investimenti della Commissione che dovrebbe vedere la luce entro Natale. Stiamo parlando di un piano di 300 miliardi che andranno a finanziare la politica industriale. Il Vice Presidente ha sottolineato il ruolo di momenti di incontro e di confronto come Big&small che risultano di fondamentale interesse per le imprese.
Il Vicepresidente ha concluso confermando che le forme di contribuzione per lo sviluppo non mancano, ma serve un intervento forte per risollevare l’economia riducendo la pressione fiscale sulle imprese, sostenendo i consumi e la produzione industriale. Solo cosi si permetterà all’Italia di tornare a crescere.