14/07/2014

Alvaro Verbena - Deruta e lo sviluppo della media valle del Tevere

“Questo incontro fa seguito a un dibattito avvenuto un anno e mezzo fa con la regione Umbria - dichiara il Sindaco di Deruta Alvaro Verbena all'apertura dei lavori di Big&Small Flash 2014 - in un confronto aperto e costruttivo invertendo la tendenza della sintesi dall’alto, siamo invece partiti anche dal mondo delle imprese. Abbiamo prefigurato uno scenario che partisse dal mondo delle impresa dopo la crisi che sta profondamente modificando il tessuto socio economico dell’Europa, dell’Italia e dell’Umbria.  Cosa può fare un sindaco rispetto a una crisi che sta rivisitando il modello produttivo? Bisogna aprire il confronto partendo dal mondo del lavoro, dalle imprese e dalle associazioni. Per questo un anno e mezzo fa abbiamo aperto un tavolo di confronto con la presidenza della giunta regionale e con il vicepresidente della Commissione Antonio Tajani in occasione di alcune sue visite istituzionali; abbiamo deciso di partire dai comuni della media valle del Tevere, rimanendo vicino al mondo del lavoro, dell’Università, dei professionisti, per un azione congiunta che partisse dalle esigenze del territorio, soprattutto per un’analisi dei bisogni di una realtà che è fatta da microaziende, da 5mila ettari di terreno dove il valore dell’agricoltura è al secondo posto della nostra economia. Qui l’agricoltura occupa 300 addetti: per un comune di 10mila abitanti rappresenta il 20% della propria attività produttiva. Ma c’è dell’altro su cui riflettere e su cui porre obiettivi di programmazione che siano legate a valutazioni più approfondite in una logica di unione e di rete tra le imprese: è una politica di aggregazione dinamica, non coi tempi tradizionali dell’economia e della nostra cultura che è di lavorare ognuno con la propria attività e di aprirsi poco al confronto. Per questo la difficoltà che abbiamo avuto nel redigere il documento di programmazione economica è stata tangibile. Nel luglio 2013 abbiamo definito quali potessero essere le tipiche produzioni da promuovere con strategie mirate, e proprio su questo primo aspetto voglio porre l’attenzione. Un sindaco oggi non può prescindere dalla ripartenza del mondo del lavoro, se noi ritenessimo che il comune si debba occupare solo di programmare la tassazione, ci sarebbe poco spazio a ragionare in positivo. Al contrario, se un comune prova insieme ad altri attori a costruire una strategia unitaria, le istituzioni assolverebbero quel ruolo di soggetto stimolatore di politiche competitive. Ecco, questa prima fase si è conclusa con un documento che abbiamo presentato alla Regione: la seconda fase è stata quella di studio e approfondimento e programmazione dei prossimi sette anni , ora siamo già alla terza fase, in cui si inizia a progettare il futuro. Per questo l’amministrazione ha chiesto la collaborazione dell’università di Perugia, che ha progetti importanti, quindi ripartiremo sul territorio con investimenti rilevanti, ma stiamo parlando solo di una parte dei soggetti che lavoreranno nel tavolo insieme alla regione che accoglierà le istanze di tutti. Concludo dicendo che la progettazione economica e finanziaria, legata agli obiettivi del piano di sviluppo sociale, sarà oggetto di lavorazione nei prossimi mesi, appena ci saranno le linee guida dell’Ue. Ora siamo in questa nuova fase in cui dobbiamo ripartire, in cui occorre guardare al rilancio economico dell’Umbria e soprattutto della media valle del Tevere, su questo ho avuto assenso da parte dei sindaci per una operazione più vasta, che veda coinvolto un territorio di 80mila abitanti. C’è ancora molto da lavorare ma se lo faremo insieme senza dividerci in questioni senza importanza, allora anche i sindaci potranno essere attori insieme a voi per sollecitare gli enti preposti a realizzare azioni che entrino nei parametri del nuovo modello sociale ed economico e che noi dovremmo usare per rispondere alla concorrenza internazionale. Per questo sono certo che tutti noi collaboreremo insieme.

 

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