gennaio 2014
Andrea Kirschen: Bei, una grande banca vicina alle piccole imprese
Andrea Kirschen, Divisione Infrastrutture Bei Italia, spiega quali sono i campi d’azione della Banca Europea per gli Investimenti che ha come mission primaria il sostegno alle imprese.
«La Bei è un’istituzione pubblica no profit – ha spiegato Kirschen alla sesta edizione di Big&Small – è la banca della Commissione europea, i cui azionisti sono i 28 stati membri. Nel 2012 ha erogato prestiti per circa 45 miliardi di euro dei quali circa 7 sono stati dati all’Italia. La Bei, per suo statuto, può investire il 90% dei suoi prestiti nei Paesi dell’Unione e il 10% sugli altri continenti. Attualmente, per cercare di far fronte alla crisi e alla disoccupazione, ha fatto anche un aumento di capitale di 10 miliardi che per l’effetto leva permette di ampliare i volumi di spesa fino a circa 180 miliardi di euro. L’Italia è il principale fruitore dei prestiti Bei: circa 160 miliardi vi sono stati investiti ad oggi. Un’importante parte degli interventi viene fatta, da parte della banca, nei confronti delle imprese, soprattutto piccole e medie, perché queste costituiscono più del 90% del tessuto produttivo europeo, ma il nostro obiettivo sono anche le imprese cosiddette mid-cap, cioè fino a 3mila dipendenti, o grandi. Gli investimenti maggiori in Italia li facciamo proprio a favore delle Pmi. Segue il settore energetico e quello industriale. Possiamo intervenire o attraverso un intervento diretto, e quindi attraverso la valutazione di un progetto singolo, oppure attraverso il sistema bancario italiano che, finanziato da Bei, raggiunge progetti di entità minore».
Per quanto riguarda soprattutto le imprese ci sono ottime notizie in riferimento alle operazione che Bei intende effettuare nei prossimi anni.
«Per il prossimo triennio – ha infatti aggiunto Kirschen – è stato deciso di mantenere il precedente trend di impiego di rirorse e quindi nei prossimi tre anni in Italia verranno investiti circa 26 o 28 miliardi di euro con 3 finalità. Innanzitutto le piccole e medie imprese che sono per noi un focus prioritario. Per quanto riguarda le infrastrutture si tratta di grandi progetti a medio e soprattutto a lungo termine e su diversi settori, ma principalmente trasporti e la cosiddetta agenda digitale e quindi collegamenti in banda larga e l’infrastrutturazione urbana. Importante sarà anche il capitolo energia».